Con una compagno del collettivo Rotte Balcaniche e una compagna che riporta l’esperienza di Migrant Solidarity Bulgaria, abbiamo fatto un aggiornamento e un approfondimento su Harraga – in onda il venerdì dalle 14:30 alle 16 su Radio Blackout 105.25 FM – sulla situazione delle persone immigrate in Bulgaria, porta d’ingresso e cane da guardia dell’Europa sudorientale.
Da più di un mese le persone siriane trattenute nei centri chiusi e in quelli aperti del paese stanno portando avanti proteste continue contro i rigetti di massa delle loro richieste asilo, e contro le terribili condizioni di vita dei campi, le violenze della polizia e del personale, la mancanza di ogni tipo di assistenza medica.
A Sofia, il 17 novembre un presidio ha portato solidarietà alle proteste delle persone recluse nel CPR di Busmantsi, dove tra gli altri sono detenuti i richiedenti asilo considerati arbitrariamente “pericolo per la sicurezza nazionale”, tra cui anche donne e bambini. Nel campo aperto di Harmanli invece, nel sud del paese e vicino al confine con la Bulgaria, un centinaio di persone aspettano che la loro richiesta asilo venga processata. Lì le/i compagn di Rotte Balcaniche raccontano di respingimenti, morti e sparizioni al confine, e della repressione nei confronti di chi tenta di attraversare frontiere sempre più militarizzate.
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