Contro frontiere e detenzione in solidarietà agli/alle imputatx per il processo del Brennero

IMMAGINE DA A.C.A.B. (OGNI MERCOLEDì SU RADIO BLACKOUT DALLE 18.30 ALLE 20)

Uno scorrevole quadro processuale che ricostruisce il tentativo della Procura di Bolzano di imputare del reato di devastazione e saccheggio le compagne e i compagni che il 7 Maggio 2016 hanno partecipato al corteo contro le frontiere al Brennero.

Il reato previsto dall’art 419 del codice Penale evocando scenari caotici e barbarici elimina ogni portato rivendicativo delle azioni incriminate e nella sua plasticità consente a PM e giudici di plasmare accuse e condanne a seconda dell’autore, delle situazioni e dell’interpretazione soggettiva del giudice di turno. All’interno dei procedimenti per il reato di devastazione e saccheggio: non è tanto, la dinamica dei fatti a interessare, ma il contesto in cui avvengono e soprattutto l’identità e i valori attribuiti a chi viene accusato.”
La pena esemplare che va dagli 8 ai 15 anni richiama e fa rivivere, senza tanti indugi, il clima fascista in cui la fattispecie di devastazione e saccheggio prende vita.

Eppure rispetto al corteo in questione l’accusa iniziale è caduta. Nonostante ciò le condanne che in un primo momento arrivavano a sfiorare i 300 anni, rimangono tutt’altro che miti: circa 130 anni. Anche se le attuali imputazioni e condanne sono relative a reati comuni, le pene sono state allargate il più possibile, come se il giudice avesse voluto accontentare e assecondare le esigenze punitive del PM rimaste disattese per il crollo dello scenario barbarico offerto dall’art. 419.

Abbiamo poi discusso dell’accusa di blocco stradale con effetti retroattivi, del concorso anomalo e altre peculiarità che hanno caratterizzato questo percorso repressivo a danno di compagne e compagni.

Oltre a strumenti utili per riuscire a leggere e ad affrontare le strategie tribunalizie, con le quali volenti o nolenti finiamo o finiremo per avere a che fare, nella chiacchierata ai microfoni di radioblackout un rilancio alla solidarietà e a continuare le lotte contro le frontiere esterne ed interne.