Se si vuole capire come vengono gestite le deportazioni delle persone recluse nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio italiani bisogna cercare nel sito della Polizia di Stato, sezione Bandi di Gara e Contratti e, nello specifico, nell’area della Direzione Centrale Immigrazione e Polizia delle Frontiere. Qui si possono ritrovare documenti che riguardano gli appalti alle compagnie aeree che fattivamente portano a compimento le deportazioni delle persone senza documenti dal territorio italiano ai paesi d’origine. In ogni documento è specificato il numero delle persone da rimpatriare, la loro nazionalità, il giorno del rimpatrio, il numero di sbirri che fungeranno da scorta durante il viaggio – sbirri che sono solitamente di numero tre volte maggiore rispetto alle persone destinate alla deportazione – e gli scali che dovrà effettuare l’aereo, con molta probabilità per permettere di raggruppare le persone della medesima nazionalità provenienti da altri Cpr.
A ben vedere, da questi documenti si possono trarre diverse conclusioni:
- Ci sono 9 compagnie aeree, chiamate Operatori economici invitati, che vengono appunto contattati per l’appalto dei rimpatri. Sempre le medesime.
- Di queste 9 compagnie sono solamente 2 quelle che fanno effettivamente un’offerta e partecipano attivamente ai Bandi.
- Di queste 2 compagnie ce n’è una che ha sostanzialmente il monopolio degli appalti e che li vince praticamente tutti.
- I Bandi se li aggiudicano le compagnie all’incirca 10 giorni prima del volo di rimpatrio, le carte del Ministero dell’Interno vengono firmate pochi giorni dopo l’aggiudicazione ma caricate sul sito della Polizia di Stato successivamente, anche due settimane dopo che la deportazione è stata portata a termine.
- La spesa presunta del servizio di rimpatrio tramite voli charter è stimato di importo pari o superiore 40.000 euro e inferiore a 139.000 euro, prezzo che quindi indica la base d’asta dell’appalto.
- La nazionalità delle persone deportare è strettamente legata agli accordi vigenti in materia di rimpatrio con i paesi extra-europei: prima fra tutte la Tunisia.
- A firmare le carte è Giuseppe De Matteis, Direttore centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, già noto per essere stato fino al 20 ottobre 2021 il Prefetto di Torino.
Per avere un esempio concreto, rimandiamo all’ultimo bando pubblicato sul sito della Polizia di Stato: https://www.poliziadistato.it/statics/49/post-aggiudicaz-determina-firmato.pdf
Tutte informazioni utili per capire chi sono i responsabili diretti delle deportazioni, chi specula e guadagna sulla vita delle persone senza documenti organizzando rimpatri coatti e alimentando il business delle deportazioni.