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AGGIORNAMENTO dal CPR di TORINO 18.12.2021

18.12.2021

Abbiamo sentito al telefono un ragazzo recluso nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino con cui siamo in contatto in questi giorni. Ci ha raccontato che ieri tutte le persone presenti nell’area Viola sono state traferite nell’area Gialla ristrutturata da poco.
Il motivo dello spostamento è dovuto al fatto che hanno iniziato a tinteggiare le pareti presenti nelle unità abitative dell’area Viola.

Continuano i lavori di ristrutturazione anche nell’adiacente area Bianca che rimane
tuttora chiusa mentre, secondo la testimonianza del ragazzo, non sono attivi altri cantieri relativi alla costruzione di nuove strutture o aree.

Ci ha raccontato inoltre che, al di là del campetto, è interamente agibile l’area Verde e solo due unità abitative dell’area Blu. L’area Rossa invece è chiusa e completamente inagibile.

Al momento non hanno contatti frequenti con le persone recluse nelle altre aree perchè il campetto è chiuso e non esiste uno spazio di socialità alternativo. Inoltre a causa delle temperature che spesso in questi giorni vanno al di sotto dello zero, la maggior parte dei reclusi non esce quasi mai dalle unità abitative. L’ente gestore GEPSA non fornisce ai reclusi degli indumenti adeguati alla stagione invernale costringendoli al freddo. Secondo la testimonianza del ragazzo alcuni di loro non hanno le scarpe ed utilizzano le ciabatte che vengono fornite in ingresso nel CPR.

Le cabine telefoniche presenti all’interno dell’area sono attive ma è possibile solo effettuare telefonate in uscita.

Secondo la testimonianza del ragazzo, all’interno del CPR, dovrebbero essere presenti attualmente più o meno cinquanta reclusi, la maggior parte di nazionalità marocchina. In questi giorni non ha visto entrare nuove persone o effettuare deportazioni.

Ci ha raccontato che due ragazzi che soffrivano di problemi psichiatrici, suoi compagni in precedenza nell’area Viola, sono stati fatti uscire la scorsa settimana con il consueto provvedimento volontario di espulsione senza mai ricevere alcuna cura o visita medica durante il loro periodo di detenzione.