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I reclusi del centro di detenzione di Vincennes (Francia) sono in sciopero della fame

articoli del 18/02 e 22/02 di abaslescra.noblogs.org 

I detenuti dell’edificio 2 del CPR di Vincennes hanno iniziato uno sciopero della fame giovedì sera. Protestano contro il tira e molla tra il centro di detenzione e la prigione, e la pressione dei poliziotti… Pubblichiamo qui la testimonianza di uno di loro.

“Da ieri sera siamo in sciopero della fame. Qui la gente deve fare un test per essere rimpatriato, e se rifiuti il test tre volte, vai in custodia (fermo) alla polizia, e poi il giudice ti manda in prigione per due o tre mesi, fai un mese e poi ti rimandano qui all’CPR. Questa cosa dei 90 giorni massimi che puoi passare qui non esiste più. È un circolo vizioso che non finisce mai. Lo sciopero della fame è il motivo per cui lo stiamo facendo, siamo pieni di persone con famiglie, bambini fuori, abbiamo tutta la nostra vita qui. Il modo in cui i poliziotti ci trattano è disumano. Per quattro notti di seguito hanno fatto scattare l’allarme alle 3 del mattino, quando tutti dormono, per provocarci, per farci fare qualcosa in modo che possano picchiarci tutti, perché vengono con l’intenzione di picchiarci. L’allarme è molto forte, fà male alle orecchie, la spiegazione che danno è che è contro il fumo ma qui tutti fumano ovunque e l’allarme non è mai scattato per questo.

Questa mattina alle 5 la polizia è venuta e ha preso una persona, un tunisino, non so dove l’hanno portato. Hanno cominciato a battere sulle porte con i loro bastoni, svegliando tutti, sono pazzi. L’hanno preso come un cane, dormiva nella sua stanza e l’hanno preso come un burattino, battevano alle porte e svegliavano tutti, non gli hanno nemmeno lasciato prendere le sue cose, lavarsi la faccia, avvisare la sua famiglia. Hanno iniziato a colpirlo, noi siamo umani, quindi normalmente se qualcuno viene colpito si cerca di difenderlo, così abbiamo cercato di gridare e hanno smesso di colpirlo, poi hanno tirato fuori i loro manganelli telescopici e hanno iniziato a colpire tutti.

Lo sciopero è iniziato ieri e continuerà, ci sono tra 50 e 60 persone nell’edificio 2A, nessuno sta mangiando. La polizia è nervosa, insulta tutti, picchia la gente senza motivo, viene a prendere qualcuno e lo picchia, cerca di provocarci per colpirci. È molto forte quello che sta succedendo, per favore informate la gente su questo.

AGGIORNAMENTO – 22/02/2022

“Il CRA è una tortura mentale”, a Vincennes, le persone rinchiuse nell’edificio 2 B sono anche in sciopero della fame

Giovedì 17 febbraio 2022, i detenuti dell’edificio 2 A del centro di detenzione amministrativa di Vincennes hanno iniziato uno sciopero della fame. Da allora, sono stati sottoposti a pressioni particolarmente forti da parte dei poliziotti e di tutto il personale del centro di detenzione amministrativa: i poliziotti li svegliano ogni notte, alcuni detenuti designati come leader sono stati picchiati e messi in isolamento, ad altri sono state rifiutate le cure mediche come mezzo di ricatto per interrompere lo sciopero… Lo sciopero della fame, che è ancora in corso oggi, si è esteso agli edifici 1 e 2B. Riportiamo qui la testimonianza di una persona rinchiusa nel 2B.

“Nel nostro edificio c’è anche uno sciopero della fame. 8-9 persone sono in sciopero della fame su circa 50 detenuti. Sappiamo che negli altri edifici, alcune persone fanno lo stesso.

Qui le condizioni sono disgustose. Il Covid gira, altre malattie pure. Ci sono cimici da letto… le docce non sono pulite… il cibo ha sempre lo stesso odore, ci sono pillole dentro. C’è solo un medico disponibile per i 3 edifici e viene solo una volta alla settimana… Ecco perché c’è uno sciopero della fame e anche perché il CPR è una tortura mentale.

I poliziotti stanno cercando di spingerci al limite. Otto giorni fa, hanno fatto una perquisizione, hanno portato dei tirocinanti che parlano male, provocano, ci trattano come cani. Non molto tempo fa, un poliziotto ha picchiato un detenuto perché è uscito dalla mensa con del cibo. Dato che l’uomo non ha lasciato fare al poliziotto, è iniziata una lotta. L’uomo è stato poi messo in isolamento, poi in GAV (fermo) ed è tornato al CPR. Ma è stato il poliziotto che ha iniziato a colpirlo.

I poliziotti sono razzisti, il comandante è un grande razzista. Urla tutto il tempo. Non può parlare normalmente. Quando vuole, entra nelle stanze senza bussare, grida, sveglia tutti…

Qui c’è miseria. E per alcuni è anche peggio, perché ci sono furti nascosti. I poliziotti vengono a cercare i tunisini perché possono essere deportati senza alcun test o altro, il loro presidente è d’accordo. I poliziotti arrivano alle 5:30 del mattino, ammanettano la persona e la portano fuori dalla sua cella per deportarla. Per loro è ancora più stressante perché sanno che possono essere deportati così da un giorno all’altro. Così alcuni di loro non riescono a dormire. Quando ti dico che è una tortura mentale.”

[Ancora e ancora, abbasso il CRA! Sosteniamo i detenuti in sciopero della fame].