A due mesi dall’inizio del mandato di ORS s.r.l. per la gestione del CPR di Torino la situazione dentro il centro rimane aberrante.
Il Centro si sta nuovamente riempiendo: ogni giorno vengono portate dentro nuove persone che dopo un tampone e la superficiale visita del solito dottor Pitanti sono trattenute in isolamento nell’Ospedaletto per 2 settimane. Continuano i sequestri dei telefoni personali al momento dell’ingresso, e le condizioni di sopravvivenza quotidiane continuano ad essere raccapriccianti: il cibo è praticamente marcio e nelle strutture fatiscenti non funzionano i servizi igienici. Le deportazioni proseguono e le persone vengono prelevate dalle aree nel cuore della notte per essere trasferite in aeroporto via pullman della polizia. Gli atti di autolesionismo, continui, e le proteste vengono repressi con violenza.
Torniamo sotto le mura del CPR, contro galere e frontiere, in solidarietà con le persone recluse.
Il 25 aprile, per la libertà di tutti e tutte.