La rivolta di lunedì sera ha ridotto drasticamente e ulteriormente la capienza del CPR di corso Brunelleschi, distruggendo e mandando a fuoco le ultime aree ancora funzionanti. Ad ora ciò che resta di questa prigione è una sola stanza di 7 posti nell’area blu.
Non c’è bisogno di andare a ricercare o fornire chissà che chiarimenti e spiegazioni per questa rivolta, se non l’evidente inaccettabilità della detenzione amministrativa, della sua violenza strutturale che quotidianamente si materializza in quella che i reclusi più volte hanno definito tortura. Questa è la ragione per cui le persone lottano e si rivoltano.
Dai racconti che arrivano da dentro, sappiamo che lunedì sera sì è aggiunta però una scintilla che ha fatto scattare la protesta. Un recluso é stato pestato da parte di un ispettore e dei suoi scagnozzi, buttato a terra e immobilizzato con il ginocchio sul collo, impedendogli di respirare.
Per chi è intervenuto e si è rivoltato, la repressione é arrivata presto con i violenti pestaggi eseguiti dalla celere la stessa notte, in conseguenza dei quali alcuni reclusi sono stati portati in ospedale mentre molti altri abbandonati a terra senza alcuna cura. Dai racconti dei reclusi sappiamo che l’unico intervento medico è stato per firmare dei fogli forniti dall’amministrazione, ma non è stata fatta alcuna visita ai reclusi.
Nei due giorni successivi, le persone sono state divise tra l’area verde, la blu e lasciati a dormire per terra, senza acqua, né cibo, né cure mediche, né possibilità di lavarsi.
Il CPR in questi due giorni é stato svuotato velocemente, alcuni reclusi sono usciti con fogli di espulsione, uno é stato arrestato, altri sono stati deportati mentre alcuni probabilmente sono stati trasferiti in altri CPR.
Piu testate giornalistiche parlano di un’imminente chiusura del centro torinese, addirittura c’è chi lo da già per chiuso. Ad oggi sappiamo che rimangono cinque persone ancora recluse nell’unica stanza dell’area blu non resa inagibile dal fuoco, isolate e probabilmente senza possibilità di chiamare dalle cabine.
Seguiranno aggiornamenti.