L’oppressione di classe si intreccia spesso con quella lungo la linea del colore tentando di garantire – grazie alla miseria imposta a buona parte della popolazione mondiale – il perpetuarsi dell’ordine economico capitalista. L’architettura del razzismo si articola in dispositivi, strutture, manipolazioni mediatiche e fatti materiali tenuti insieme dal discorso corale del dominante. Così come il potere assume varie forme e si dota di diverse armi, la nostra analisi – congiunta alla pratica – necessità di uno sguardo d’insieme che tracci le fila dell’oppressione così da cogliere gli angoli di attacco, incontrare complici di un percorso e identificare i propri obbiettivi.
Due dirette – ai microfoni di Harraga in onda su Radio Blackout – da due luoghi d’Italia distanti l’uno dall’altro che, in due momenti diversi ci raccontano come frontiere, galere, CPR, quartieri periferici e campagne siano i contesti in cui non solo la brutalità dell’oppressione si manifesta, ma da cui partire per tracciare i nessi di senso che tengono vivi i legami di solidarietà e lotta.
Qui la diretta da Trieste:
Qui la diretta da Roma: