Ragionamenti attorno al nuovo Regolamento Europeo sui rimpatri

L’11 Marzo viene portata in Commissione Europea la nuova proposta per un quadro giuridico sui rimpatri applicabile dal giugno 2026. Un vero e proprio regolamento, che prevede diverse iniziative su scala europea che vanno dal rafforzamento della collaborazione europea o bilaterale degli accordi con i cosiddetti Paesi Terzi ai fini espulsivi, alla creazione di una piattaforma di condivisione degli ordini di espulsione emessi da un paese membro, che in questo senso diventerebbero validi a livello comunitario, fino alla centralità del rimpatrio volontario e alla creazione di hub di rimpatrio, i cosiddetti return hub.
A febbraio 2025 già prima della discussione attorno a questa proposta di regolamento europeo, il consiglio Ue, diffonde un documento al comitato strategico sulle frontiere, immigrazione e asilo, che mette al centro la necessità di identificare nel modo più rapido e funzionale possibile le persone che tentano di accedere alla fortezza, in vista o di un veloce rimpatrio verso i paesi con i quali l’unione è in collaborazione, o, in caso di impossibilità a rimpatriare nei paesi di origine, di una veloce ricollocazione negli hub posti alle frontiere esterne dell’UE, nei paesi terzi collaborativi. Ne parliamo, ai microfoni di Harraga, in onda su Radio Blackout, con Yasha Maccanico.

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