SULLA GIORNATA IN FRONTIERA

da Passamontagna

Domenica 12 gennaio un gruppo di nemici delle frontiere si è trovato a Claviere, ultimo paesino italiano prima del confine francese. Facendosi largo tra le numerose guardie e camionette di celerini presenti, si è messo un pò di traverso nella cittadina militarizzata – che normalmente si vuole paesaggio da cartolina – a dare volantini e fare qualche intervento.

Poi è partito in corteo.

Sulle piste ha continuato a fare interventi fino a raggiungere il paesino di Monginevro, dove la gendarmerie era schierata sui sentieri a difesa delle seggiovie.

Infine si è preso la strada e si è tornati in corteo in Italia, disturbando per una volta la falsa tranquillità di queste zone.

Si è così voluto sottolineare la complicità dei comuni di Claviere e Monginevro nella dinamica assassina della frontiera, così come la collaborazione di alcune aziende (come Resalp, la rete di pullman che collega Oulx a Briançon) e imprese del turismo nella delazione e nella caccia all’uomo quotidiana su queste montagne.

Gli stessi sentieri usati dagli sciatori della via lattea d’inverno, e dai giocatori di golf d’estate sono infatti utilizzati da chi non ha i “giusti” pezzi di carta per attraversare questa frontiera.

Le parole d’ordine delle guardie così come delle imprese del turismo che speculano su questi territori di montagna sono di invisibilizzare e reprimere tutto ciò che turba l’immaginario paradisiaco di queste cittadine, arrivando a effettuare una caccia all’uomo costante.