I reclusi di Gradisca non hanno dubbi, dopo le percosse continue della polizia, il loro compagno di prigionia è morto. La notizia all’inizio rimbalzata dai gazzettieri locali imputava la morte a una rissa interna, ora che è palese quale sia la causa, per pudore borghese viene dissimulata in altri modi: “si indaga per omicidio”, “sono stati sequestrati i telefoni agli ‘ospiti’ per indagare l’accaduto”, etc. Dopo le rivolte delle ultime settimane nei centri di tutta Italia, lo Stato si è vendicato nel centro vicino a Trieste fino a togliere la vita. Ai microfoni di Macerie su Macerie una compagna del posto ci racconta cosa è avvenuto, tra la solidarietà espressa a chi è rinchiuso e la descrizione della gestione del Cpr friulano in mano agli aguzzini di Edeco Cooperativa Sociale Onlus, già legati a un’altra morte al fu Cpa di Conetta.