SULL’ARRESTO DOPO IL PRESIDIO SOTTO AL CPR DI TORINO DEL 24 GENNAIO

SULL’ARRESTO DOPO IL PRESIDIO SOTTO AL CPR DI TORINO DEL 24 GENNAIO.

SOLIDARIETÀ CON CHI LOTTA!

Domenica 24 gennaio ci siamo ritrovatx ancora una volta sotto le mura del CPR di corso Brunelleschi per portare solidarietà ai ragazzi rinchiusi e rompere il silenzio che circonda l’esistenza di questo infame lager cittadino.

Ci sono stati molti interventi al microfono, dediche e cori; 5 detenuti sono saliti sul tetto della struttura e ci hanno urlato quanto siano insopportabili le condizioni all’interno del centro. Fra dentro e fuori, come al solito, un cordone di polizia in antisommossa e un nutrito gruppo di DIGOS.

Al termine dell’iniziativa, un ragazzo che si è allontanato da solo è stato fermato dagli sbirri, e abbiamo appreso poi dai giornali che era stato arrestato e casa sua perquisita perchè accusato di aver fatto scoppiare alcuni petardi durante il saluto. Si trova ora in carcere.

Nel CPR continuano le violenze, gli abusi e i pestaggi della polizia, continua la connivente nonchalance dei medici davanti a situazioni sanitarie disperate, continuano le deportazioni forzate.

In attesa di aggiornamenti, la nostra solidarietà va sempre a chi lotta, per un giorno o per una vita, dentro e fuori i CPR, contro questo meccanismo assassino e per la libertà.