Ci sono vari motivi per entrare in un ufficio ASL in questo periodo di pandemia.
Il primo è capire come sono organizzate le visite, quali visite si possono fare e in quanto tempo si riescono a prenotare.
Il secondo è capire quali sono le condizioni di chi lavora dentro.
Il terzo può essere invece quello di cercare informazioni su chi ha la responsabilità di fronte a delle situazioni sanitarie piuttosto gravi, dimenticate, situazioni di cui nessuno si sta facendo carico.
Pur se i primi motivi andrebbero approfonditi, ci concentriamo sul terzo.
Oggi entrando nell’ Ambulatorio ASL 3 di Via Monginevro a Torino, dove ha sede l’ufficio dell’informazione salute immigrati (ISI), abbiamo chiesto spiegazioni sulla situazione sanitaria inaccettabile del CPR di Torino.
Sono servite poche parole, appena si nominava il CPR, il personale amministrativo, infermieristico e medico era piuttosto incline all’ascolto comprendendo che non si stesse facendo propaganda.
Si potrebbe dire che la situazione dei luoghi di detenzione è inimmaginabile a chi vive fuori in un momento di pandemia, ovvero che non esiste alcun distanziamento possibile, né mascherine, né cure mediche minime per chi risulta positivo al COVID.
Pretendevamo una risposta ad una domanda: se la ASL si occupasse o meno delle persone recluse a pochi metri dall’ambulatorio medico.
La risposta è stata negativa. NON SE NE SA NULLA. Il direttore non trovandosi (stranamente) negli uffici ci fa sapere che la responsabilità è della Circoscrizione e degli Uffici centrali ASL di Via San Secondo.
Di fatto non è al momento noto chi si occupi di vigilare la situazione sanitaria in un luogo di detenzione con all’interno circa 100 persone. Immaginiamo nessuno.
Questo scarica barile noto alle pubbliche amministrazioni non ferma la nostra determinazione a sbloccare questa situazione che per ora trova solo silenzi, mentre la gente senza documenti, pandemia o no, continua ad essere maltrattata, schiacciata da una vita quotidianità vessata e deportata.
Solidali e complici con chi lotta nei centri di permanenza per rimpatri.